I Zoom
La progressiva next gen a prova di DNA
I Zoom è la prima lente progressiva totalmente personalizzata, generata da un minuzioso algoritmo DNA Patch Calculation che rielabora i parametri visivi integrandoli ad un innovativo modello matematico con approccio per patch per garantire una visione perfetta. Garantisce totale comfort visivo, minimizza le distorsioni ottiche, dona una visione laterale chiara, messa a fuoco efficace ad ogni distanza, donando un senso di libertà al portatore. Il passaggio dalla visione del lontano a quella dell’intermedio e del vicino risulta essere naturale e non è più necessario muovere la testa per variare zona di visione e mettere a fuoco.
L’utilizzo di Algoritmi Genetici nella Tecnologia DNA Patch Calculation favorisce ottimizzazioni di carattere locale e microscopico, che puntano a ridurre notevolmente le aberrazioni nelle zone periferiche, andando a migliorare in modo decisivo il comfort totale sulla superficie della lente.
DNA Patch Calculation consente anche di eliminare tutte le distorsioni note come “effetti ondeggiamento”. I test condotti su un primo modello hanno evidenziato il 30% circa di riduzione delle aberrazioni laterali rispetto ad una lente progettata con i metodi tradizionali e l’eliminazione della sensazione di ondeggiamento senza alcuna riduzione dell'ampiezza del campo di visione nitida.
Con tecnologia Balance Corridor, le I-Zoom sono disponibili anche per aniseiconia. Sono progettate e ricalcolate con una curva di poteri e inset bilanciati, in grado di introdurre l’effetto correttivo e bilanciare le due immagini retiniche. Il calcolo include il bilanciamento dei canali di progressione per prescrizioni differenti fra occhio destro e occhio sinistro con una redistribuzione del potere lungo i due corridoi.
I – Zoom, in più, con l’applicazione di Pupyl Opening Technology, consente di assecondare il processo di midriasi assicurando una visione naturale ed agiata. La sua particolare composizione a molecola consente infatti di filtrare l’ingresso della quantità di luce in entrata all’interno della lente, basandosi su un valore di apertura pupillare variabile a seconda dell’ametropia del paziente, aiutando così l’occhio nella delicata fase di dilatazione della pupilla in assenza di luce e riportandolo alla dimensione “normale”.